Si rinnova nella Cattedrale di Bari il rito del Solstizio d’Estate. In serata Festa della Musica al Petruzzelli

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Puglia - Il sole che filtra dal rosone centrale della Cattedrale di S. Sabino (Bari) ne proietta la sagoma luminosa sul rosone intarsiato in marmo sul pavimento davanti all'altare maggiore - Ph.: © Ferruccio Cornicello

Puglia – Il sole che filtra dal rosone centrale della Cattedrale di S. Sabino (Bari) ne proietta la sagoma luminosa sul rosone intarsiato in marmo sul pavimento davanti all’altare maggiore – Ph. © Ferruccio Cornicello

di Redazione FdS

In Puglia vi sono due luoghi speciali, due antichissimi luoghi di culto in cui l’arrivo dell’estate si annuncia il 21 giugno di ogni anno con una spettacolare epifania dei raggi solari che filtrano nelle architetture medievali fondendo simbologie pagane e cristiane in quello che agli occhi di noi moderni si mostra come un poetico omaggio alla bellezza del Creato. Parliamo dell’Abbazia di S. Leonardo di Siponto, a Manfredonia (Foggia), e della Cattedrale di S. Sabino a Bari, dove il sole fa il suo ingresso trionfale rivelandoci l’insospettata sapienza astronomica e architettonica dei nostri avi. Nel 2013 li visitammo entrambi per voi documentando il fenomeno con un ricco reportage fotografico. Ma l’esperienza diretta è assolutamente da non perdere, nuvole permettendo. Quest’anno purtroppo non sarà possibile assistere al suggestivo fenomeno del Solstizio d’Estate nell’Abbazia di S. Leonardo di Siponto a causa di lavori di ristrutturazione in corso, mentre a Bari l’appuntamento si svolgerà regolarmente come ogni anno.

BARI – CATTEDRALE DI S. SABINO, 21 giugno dalle ore 16.15

A Bari quello con il Solstizio è ormai diventato un appuntamento fisso e sempre più frequentato da visitatori italiani e stranieri. Nella splendida Cattedrale di S. Sabino (XII sec.) la magia della luce che proietta la sagoma del rosone centrale della facciata sull’omologo intarsio pavimentale ai piedi dell’altare dell’altare maggiore,si ripeterà anche quest’anno: la cattedrale accoglierà il pubblico a partire dalle ore 16.15; seguirà alle 16.40 un momento artistico-meditativo con la regia di Saverio Romito (in programma anche proiezioni d’immagini selezionate da Nicola Amato e Michele Cassano); alle ore 17.10 il fenomeno solare sarà al suo culmine con la coincidenza della proiezione sul rosone pavimentale (l’evento sarà proiettato anche su uno schermo). L’affascinante spettacolo sarà quest’anno seguito da un secondo evento organizzato dal Comune di Bari, come annunciato ieri a Palazzo di Città dall’assessore alle Culture Silvio Maselli, dal parroco della Cattedrale San Sabino Don Franco Lanzolla e dal maestro Andrea Gargiulo, responsabile dell’orchestra interscolastica regionale pugliese de El Sistema Abreu.

Al termine del fenomeno solare, verso le 17.30, dal sagrato della Cattedrale muoverà una street band composta da circa 15 ragazzi del nucleo Abreu di Adelfia, la quale accompagnerà il pubblico fino a piazza del Ferrarese sulle note del dixieland e del ragtime: è l’invito a raggiungere il Teatro Petruzzelli dove, alle ore 19.00, inizierà la “Festa della musica”, con l’esibizione di 400 tra bambini e ragazzi de El Sistema nella fiaba musicale “Lo strano regno di Kamal”, su testi di Maria Giustina Martino, musiche e direzione di Andrea Gargiulo e la voce narrante di Paolo Comentale. Come ha spiegato il maestro Gargiulo, “l’avventura pugliese del sistema Abreu è iniziata cinque anni fa e prosegue coinvolgendo centinaia di bambini e ragazzi  spesso in condizioni di disagio nei loro contesti di appartenenza, in quanto difficili, con disturbi del comportamento o con disabilità fisiche e psichiche. Succede però che, attraverso la musica, questi bambini scoprano di saper fare tutta una serie di cose che non immaginavano possibili, arrivando ad accettare di buon grado il rispetto di quelle regole condivise fondamentali per far parte di un coro o di un’orchestra ma anche per vivere insieme agli altri. La mia esperienza con il Sistema Abreu mi ha insegnato che se un bambino arriva a conoscere la bellezza della musica difficilmente tornerà indietro, e anzi porrà le sue energie e il suo impegno a tutto vantaggio della comunità. A ogni bambino devono essere riconosciuti dei diritti, e il diritto all’apprendimento, così come il diritto alla bellezza e il diritto alla musica sono fondamentali per la crescita di ciascun individuo”.
 
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