“Ripartiamo dal valore inestimabile del nostro patrimonio, da quello che è importante sapere e conoscere, salviamo noi stessi dall’oblio dell’indifferenza”
Silvio Gatto
di Kasia Burney Gargiulo
Molto di voi ricorderanno Calabria Grand Tour, l’iniziativa che Silvio Gatto, cronista d’arte e organizzatore di eventi dedicati al patrimonio storico-artistico della sua terra, ha portato a termine lo scorso anno percorrendo in solitaria l’intera regione nell’arco di un mese e visitandone i luoghi più suggestivi interrogandosi sulla loro fruibilità e sulle loro condizioni. In quella occasione Silvio raccontò ed illustrò parti importanti del suo viaggio con immagini e testi condivisi sui social network Facebook e Instagram e sul suo Blog personale. Naturale conseguenza di quella esperienza, da considerarsi una sorta di presa di coscienza personale da condividere con il pubblico, è la sua nuova iniziativa dal titolo SOS Calabria, un evento di sensibilizzazione in difesa del patrimonio storico e artistico della Calabria articolato in una mostra fotografica e documentaria sulle condizioni dei beni culturali, alcuni interventi video dei partecipanti al progetto e una petizione (sul sito change.org) per il ripristino e la valorizzazione dei luoghi trattati.
L’evento verrà presentato in diverse città calabresi. Il percorso itinerante sarà inaugurato il 19 settembre a Lamezia Terme (Piazzetta San Domenico, ore 17-21), e sarà presente, nei giorni seguenti, a Catanzaro, a Rende (UNICAL), a Corigliano Calabro e a Reggio Calabria.
Il progetto di Silvio Gatto prevede la partecipazione di Massimo Bray (Direttore Treccani e già Ministro dei Beni Culturali nel Governo Letta), Tomaso Montanari (Storico dell’arte e blogger su Il Fatto Quotidiano) e Diego Fusaro (Filosofo e opinionista televisivo). L’ex ministro Bray, noto ed apprezzato per le sue battaglie in difesa del patrimonio culturale italiano, ha dichiarato: “Bisognerebbe fermarsi e pensare davvero ad applicare la Costituzione: la tutela è un dovere”. Sulla stessa lunghezza d’onda anche le parole di Tomaso Montanaro – “Il vero punto da cui partire per ricominciare è una vera e instancabile educazione al patrimonio. La rivoluzione si fa attraverso la conoscenza” – e di Diego Fusaro: “Un uomo senza cultura e senza identità, è un uomo che non è più in grado di esistere e di pensare”.
Fra i “casi” presi in considerazione dall’iniziativa ricordiamo Brancaleone Vetus, la Grotta di Trisulina a Zungri, il Parco Archeologico di Apollo Alaios a Cirò Marina, il mausoleo romano di Cirella a Diamante, la villa di Capo Cimiti a Capo Rizzuto, il parco archeologico di Capo Colonna a Crotone, la necropoli di Terina a Nocera Terinese.
Come ha avuto modo di accertare il Censis lo scorso anno, la Calabria vanta un patrimonio storico-artistico tra i più ricchi d’Europa, ma attualmente dimenticato e ignorato dall’azione politica. Parchi archeologici, borghi medievali, edifici religiosi versano in totale stato di abbandono, preda dell’indifferenza collettiva e della mancata consapevolezza della nostra identità storica. Il capitale culturale della Calabria – ha rilevato il Censis – comprende 13 siti archeologici e complessi monumentali individuati dal Ministero dei Beni culturali, 280 fra musei, archivi e collezioni, 414 biblioteche, 186 sale teatrali. L’infrastruttura culturale della Calabria può contare su 354 sedi di scuole superiori di secondo grado e 646 beni vincolati. La regione ha in dote 2 bandiere arancioni del Touring Club, 10 fra i borghi più belli d’Italia, 3 borghi autentici e ben 159 centri storici e insediamenti minori suscettibili di tutela e valorizzazione, a cui si aggiunge una città slow e oltre 70 comuni con patrimonio edilizio storico risalente a prima del 1919.
“Solo se il patrimonio culturale da giacente diventa vivente, allora si può avere una Calabria Felix…che non vuol dire una Calabria felice, ma una Calabria dove la cultura – fatta di patrimonio archeologico, museale, edilizio, paesaggistico – viene resa viva attraverso il rapporto con la gente, in sostanza viene realmente vissuta attraverso eventi, nuove idee, interazioni continue con la vita che scorre, con l’innovazione, con lo sviluppo”. Così il direttore del Censis, Giuseppe Roma, ha sintetizzato il risultato della ricerca sulla rilevazione del capitale culturale, promossa dalla Regione Calabria e curata dal Censis, dal titolo ‘Big Data e Social Network per istruzione e cultura in Calabria’.
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