di Redazione FdS
Chi l’ha detto che il Rinascimento italiano è stato soltanto un affare del Centro e del Nord? Se si cambia prospettiva, a partire dal Sud, dalle sponde di quel Mediterraneo che da sempre è incrocio di culture e di civiltà, di gente e di arti, si scopre un Rinascimento diverso, che dialoga con Firenze, Milano, Roma e Venezia senza perdere la sua peculiarità. E vien fuori tutta un’altra storia. A fare da guida in quest’opera di riscoperta è la grande mostra a cura di Marta Ragozzino, Pierluigi Leone de Castris, Matteo Ceriana e Dora Catalano che a Matera, Capitale Europea della Cultura 2019, presenta una rilettura inedita su uno dei periodi più floridi del nostro Paese. La mostra, allestita presso il Museo Nazionale d’Arte Medievale e Moderna della Basilicata – Palazzo Lanfranchi, rimarrà aperta tutti i giorni dal 19 Aprile al 19 Agosto 2019. Proposta e coprodotta dalla Fondazione Matera-Basilicata 2019 insieme al Polo Museale della Basilicata, è organizzata in partenariato con Università degli Studi della Basilicata e Università “Suor Orsola Benincasa” di Napoli.
IL PROGETTO ESPOSITIVO
Il percorso si aprirà con il Mediterraneo e condurrà verso Napoli, la Spagna, la Provenza e le Fiandre, una mappa che ritrae un mondo e gli artisti e studiosi che lo hanno popolato. Le opere, circa 200, che documentano la fioritura artistica e culturale avvenuta nell’Italia meridionale nel secolo a cavallo tra la metà del Quattrocento e la metà del Cinquecento, provengono dai più prestigiosi musei italiani ed europei e sono il simbolo di una cultura eclettica, che non dimentica le sue origini: nel Palazzo Lanfranchi e nella attigua Chiesa del Carmine ad essere proposta, in un percorso arricchito da grandi immagini e postazioni multimediali di approfondimento, è una stimolante rilettura di testimonianze culturali e scientifiche le più diverse: dipinti, sculture, miniature, medaglie, oreficerie, arazzi, tessuti, maioliche, libri e stampe ma anche oggetti preziosi, carte geografiche, portolani, strumenti di navigazione…Con l’obiettivo di mettere a fuoco una storia originale, diversa da quella sviluppata nelle grandi capitali del centro e del nord, come Firenze, Milano, Venezia, Roma, seppur continuamente interconnessa agli eventi e ai linguaggi che caratterizzarono queste capitali. Una storia meridiana sullo sfondo di quel secolo speciale durante il quale, con la scoperta dell’America, si è ‘allargato’ il mondo, proprio mentre lo spazio equoreo del Mediterraneo, percepito come esiguo e facilmente percorribile e passibile di continui rapporti era, non di rado, avvertito ancora come vasto e ostile.
La grande esposizione materana “rivela – ha dichiarato la curatrice Marta Ragozzino – la rete potente di circolazioni culturali e scambi, tra nord e sud ma anche tra est ed ovest, che hanno visto la Basilicata e il Sud farsi naturale epicentro di idee, innovazioni, culture. Dalle Fiandre alla Spagna, da Costantinopoli a Venezia, Firenze e Roma. Ad alimentare la fioritura di una vicenda artistica alternativa a quella ben nota e paradigmatica delle capitali del Rinascimento, frutto prezioso di una straordinaria koiné meridiana. Della quale appare importante riconoscere e leggere dinamiche, protagonisti e comprimari e il cui centro gravitazionale presto divenne Napoli, già capitale culturale ‘internazionale’ nel XIV secolo sotto i più importanti re angioini, in particolare durante il regno di re Roberto. Proponendo una rilettura interdisciplinare, attenta alla dialettica tra “centro e periferia”.
LE OPERE IN MOSTRA
Tra le principali opere esposte – anticipano i curatori – la quattrocentesca Carta del navegar di Albino da Canepa, insieme a molte altre carte, mappamondi, portolani e strumenti di navigazione. La grande Pianta prospettica di Venezia di Jacopo de Barbari a confronto con la Veduta di Napoli del Museo di San Martino, medaglie e fogli miniati che raccontano dei protagonisti della vicenda storica che la mostra illustra, accompagnate dalla maestosa Incoronazione di Ferrante I D’Aragona dal Bargello. Il Martirio di Santa Lucia di Martorell da Barcellona con la Santa Lucia di Alvaro Pirez di Nola recentemente restaurata. L’Adorazione dei magi tratta da Van Eyck accanto all’Uomo con anello del maestro fiammingo proveniente da Sibiu, preziose opere di Colantonio e Antonello da Messina, tra le quali le tavolette di Reggio Calabria. Due opere di Jacomart Baço accanto a opere di pittori spagnoli attivi in Sardegna come Thomas e Figuera.
E poi Francesco Laurana, Domenico Gagini, Andrea Guardi e la superba Testa di cavallo di Donatello, dal MANN di Napoli. L’Annunciazione di Bartolomeo Vivarini da Modugno, il San Girolamo di Lazzaro Bastiani da Monopoli, il polittico di Michele da Valona da Guglionesi, per illustrare i rapporti di dare e avere sulla sponda adriatica. E poi tessuti, libri, codici, uno dei busti di Carlo V del Montorsoli, il Ritratto del Sultano Solimano di Hieronymus Hopfer, ma soprattutto lo Studio preparatorio per la Madonna del Pesce di Raffaello e le opere ad essa collegate di Cesare da Sesto, Girolamo da Salerno, Giovan Francesco Penni, Giovan Filippo Criscuolo e del notevole Andrea Sabatini. Grandi polittici dalla Basilicata interna e opere venete giunte sulla sponda pugliese, tra cui dipinti di Lotto, Pordenone, Paris Bordon e altre opere che sorprenderanno i visitatori per finire con capolavori di Polidoro da Caravaggio e Pedro Machuca. Tutte opere che contribuiranno a comporre una spettacolare, intensa mostra-affresco.
“La grande mostra sul Rinascimento visto da Sud – dichiara Salvatore Adduce, presidente della Fondazione Matera Basilicata 2019 – ci offre la testimonianza di come, anche in una delle fasi più elevate della civiltà europea, il Mezzogiorno abbia avuto un ruolo da protagonista, a partire dal suo ruolo di hub tra il Mediterraneo e il continente. E’, in tutta evidenza, un tema di strettissima attualità che declina una delle principali direttrici di sviluppo della capitale europea della cultura. Nel 2019 da un piccolo centro del sud, Matera, si diffonderà il meglio delle produzioni artistiche e culturali europee. E tra queste c’è sicuramente la mostra che abbiamo coprodotto con il Polo Museale della Basilicata”.
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Museo Nazionale d’Arte Medievale e Moderna della Basilicata – Palazzo Lanfranchi, Matera
dal 19 Aprile al 19 Agosto
Orari di apertura: dal Lunedì alla Domenica: h 09:00 – h 20:00
Il Mercoledì: h 11:00 – h 20:00
L’accesso alla mostra è incluso nel Passaporto per Matera 2019
Info: Tel. +39 0835256384