di Redazione FdS
Il Museo della Lingua Greco-Calabra di Bova (Reggio Calabria), intitolato al grande linguista tedesco Gerhard Rohlfs che allo studio del greco di Calabria dedicò lunghi anni della sua vita, il prossimo 7 luglio, alle 18.30, presso l’antico quartiere della Giudecca (in via Pirgoli), presenta un nuovo progetto di implementazione delle proprie attività promosso dal Comune di Bova e finanziato dalla Regione Calabria attraverso i fondi per potenziare la rete dei musei calabresi: una rete formata soprattutto da piccole strutture museali, custodi di un patrimonio culturale identitario di inestimabile valore, realtà che però non vanno intese come la versione rimpicciolita dei grandi musei, in quanto sono espressione di un sistema di valorizzazione del patrimonio culturale più radicato nel territorio e nella comunità locale, basato sulle persone, sull’accoglienza e su una interazione più diretta con i visitatori. La definizione di “piccolo museo” identifica infatti una modalità di gestione che richiede competenze specifiche, come quella di essere “porta di ingresso ad un territorio e alla sua storia”, narratore di luoghi, in grado di offrire esperienze originali al contatto con la cultura del posto.
E’ all’interno di questo modo di intendere i piccoli musei che il progetto “Sud-Est Contemporanei: cronache di viaggio nella Calabria Greca”, promosso appunto dal Museo di Bova, vuole coinvolgere anche le istituzioni nazionali deputate alla valorizzazione dei patrimonio culturale, per una maggiore e più incisiva azione di fruizione dell’Area grecanica e del suo museo più rappresentativo, il quale oggi punta a diventare un contenitore di esperienze, di rimandi a persone, paesaggi, luoghi della memoria, anche attraverso una approfondita riflessione sul valore identitario che possiedono tanto i beni etnografici materiali e immateriali del territorio quanto le testimonianze archeologiche acquisite nel tempo dal Comune di Bova.
L’iniziativa gode della collaborazione dell’Ente Parco Nazionale dell’Aspromonte, del GAL Area grecanica e della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Reggio Calabria e la Provincia di Vibo Valentia, la quale, attraverso l’ex soprintendente Anna Maria Guiducci ha indirizzato, nell’ambito della stesura del progetto, le strategie di fruizione del patrimonio culturale grecanico, secondo un modello più inclusivo del paesaggio antropico dell’Aspromonte greco. Proprio per questo le attività che aprono il progetto “Sud-Est contemporanei”, non hanno come prerogativa esclusivamente il miglioramento degli standard di qualità del museo bovese, ma prevedono azioni di più ampio respiro, concernenti un sistema di fruizione QR code della Giudecca, – sezione urbana del museo – mostre, istallazioni di arte contemporanea, incontri culturali e laboratori didattici.
Saranno proprio le attività laboratoriali ad aprire il progetto, il giorno 7 Luglio 2019 alle 18.30 alla Giudecca di Bova, in presenza del sindaco Santo Casile, del Responsabile Amministrativo dell’Assessorato alla Cultura della Regione Calabria Salvatore Bullotta, del funzionario della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Reggio Calabria e la Provincia Di Vibo Valentia Sara Bini, del Vicepresidente dell’Ente Parco Nazionale dell’Aspromonte Domenico Creazzo e di Pasquale Faenza, curatore degli eventi culturali.
Tre differenti laboratori pensati per coinvolgere un pubblico ampio e differenziato. Come ad esempio il laboratorio teatrale di ludo-linguistica, a cura di Vincenzo Mercurio (Teatro Proskenion), dal titolo “Tikandí Akomí. Qualcosa Ancora”, Novelle e Fiabe della Calabria Greca, che svilupperà un percorso della memoria del mondo etnografico grecanico attraverso l’analisi delle leggende tratte da “Testi Neogreci di Calabria” di G.Rossi Taibbi e G. Caracausi, e di cui se ne vedrà una performance il giorno 7 Luglio alla Giudecca di Bova. Di seguito sarà presentato anche il laboratorio “Ai confini della città. Ricognizione archeologica all’ombra della Giudecca di Bova” diretto dall’archeologo medievista Riccardo Consoli. Tali attività, coadiuvate dalla dott.ssa Sara Bini della SABAP-RC, sono una eccezionale occasione di indagine sistematica, che si protrarrà nei tre giorni consecutivi (8-9-10-11 Luglio 2019) nella parte nord occidentale della cinta muraria medievale di Bova, dove secondo le fonti era presente, già alla fine del XV secolo un piccolo quartiere ebraico.
Rivolto ai più piccoli è invece il laboratorio diretto dall’artista Antonio Pujia Veneziano “Terre Parlanti” laboratorio di arte partecipata con la ceramica, che si svolgerà alla fine dello stesso mese sempre nella splendida cornice del Borgo di Bova presso il Laboratorio di ceramica messo a disposizione dal GAL Area grecanica. Ad Antonio Antonio Pujia Veneziano si deve infine l’esposizione di nuove opere d’arte che saranno presentate al pubblico per la prima volta sempre il 7 Luglio 2019 alla Giudecca in presenza della dott.ssa Debora Penchassi, responsabile culturale Sinagoga di Lincoln Square, Manhattan, New York (USA), che per l’occasione donerà alla comunità di Bova, una Menorah uno Shofar e un Tallèd, spediti direttamente da Israele. La serata si concluderà con degustazioni e musica dal vivo della tradizione ebraica e grecanica.
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