di Redazione FdS
Fra le varie forme di turismo, quello enogastronomico vale di più di tutti gli altri perché lascia più ricchezza sul territorio. Molto di più di quello balneare. Con questa consapevolezza, ancora purtroppo poco diffusa nelle istituzioni locali, l’attenzione ai marcatori identitari ed al valore aggiunto delle risorse naturali, tra queste il tartufo del Pollino, diventa la chiave di lettura dello sviluppo sostenibile sul quale indirizzare le politiche pubbliche. E’ quanto emerso ieri (24 novembre) nel corso della riuscitissima giornata dedicata al tartufo del Pollino, organizzata Condotta Slow Food Sibaritide – Pollino e dall’Amministrazione Comunale di Saracena con il patrocinio del Parco del Pollino, evento che ha avuto come scenario Saracena e i suoi monti già innevati. Il prossimo obiettivo è la firma di un protocollo d’intesa tra i sindaci per far partire la ricerca (1 anno) su questo prezioso tubero, così come quello di trovare i 10 mila euro che servono per finanziare l’iniziativa con grandi potenzialità di ricaduta economica sul territorio interessato.
Una carta d’identità per il Tartufo del Pollino. Ecco cosa serve per farlo uscire dall’attuale anonimato, per renderlo riconoscibile oltre i confini territoriali. A tal fine serve la ricerca: per arrivare ad una precisa caratterizzazione tipologica. Da qui, l’investimento in un prodotto naturale e spontaneo di pregio di cui il territorio è ricco, disponibile tutto l’anno (a seconda delle tipologie) e che può rappresentare uno fra gli attrattori turistici e dunque economici. A dare una lettura scientifica del Tartufo del Pollino ed a spiegare l’opportunità di proseguire la ricerca scientifica, ieri, in occasione dell’evento promosso dalla Condotta Slow Food Sibaritide – Pollino, è stato Luigi Gallo, socio Slow Food e responsabile dell’ARSAC – Centro di Divulgazione Agricola (Ce.D.A.) N.2 del Pollino di Castrovillari. Ricevendo consensi unanimi.
A sposare e sostenere gli obiettivi dell’utile iniziativa Slow Food sul Pollino, ospiti del centro turistico dell’imbiancato Pianoro di Novacco (1300 metri slm), oltre alle due associazioni “Tartufi e tartufai del Pollino e delle Serre” con il presidente Mario Galima ed i membri del direttivo Giovanni Amato e Salvatore Maffei e “Il Tartufo e la sua cultura” con la squadra di appassionati guidati da Salvatore Argentano, hanno portato il loro contributo anche l’assessore provinciale all’energia, caccia e pesca Biagio Diana, Ranieri Filippelli Presidente di Coldiretti Rossano e del GAL SILA GRECA, Nicola Di Leone esperto e appassionato della montagna, il Sindaco di Frascineto Franco Pellicano, il responsabile editoriale della rivista APOLLINEA Mimmo Sangineto, il presidente dei produttori di Moscato di Saracena Luigi Viola e, tra questi, Biagio Diana dell’omonima cantina, il consulente amministrativo Sandrino Fullone, l‘On.Giuseppe Aloisio, già assessore regionale e deputato, lo staff dell’ufficio turistico comunale al completo, Mariella Caricato e Lucia Pucci dell’associazione RICICL’ART, il Sindaco Mario Albino Gagliardi, l’assessore alla promozione del turismo del vino Giovanni Gagliardi ed una nutrita delegazione della Condotta Sibaritide della Condotta Slow Food guidata dal Fiduciario Lenin Montesanto che ha moderato il confronto, prima del pranzo tipico a base dei piatti con tartufo preparati dallo staff guidato da Umberto Tavolaro.
Il Tartufo del Pollino ha tutte le carte in regola competere con analoghi prodotti che oggi vantano più fama. Spesso il tartufo raccolto qui viene spacciato altrove per locale, anche in territori che sul tartufo hanno ormai costruito identità e marketing. Ancora una volta bisogna avere maggiore contezza delle proprie risorse. (Argentano). – La promozione del Tartufo calabrese significa anche promozione, tutela e presidio del territorio. Serve però il rispetto delle regole, da parte degli stessi tartufai (Galima). – Per Filippelli il paesaggio, da solo, non basta. Serve creare occasioni di attrazione e offrire servizi. Un marchio è quello che può aiutare ad uscire dall’anonimato. Il ruolo fondamentale deve essere delle associazioni. – Anche il Sindaco di Frascineto Franco Pellicano spinge per l’istituzionalizzazione della ricerca, in tempi veloci. Cosa – ha detto – che può fare solo l’ente Parco. – Promuovere il tartufo nelle scuole, è la proposta di Sangineto. – Ma la Calabria si promuove solo con produzioni calabresi (G. Gagliardi). – A denunciare l’assenza, anche su questo aspetto, delle istituzioni regionali, disattente rispetto alla promozione dei territori, è stato l’assessore Diana. – Eppure – ha detto l’On. Giuseppe Aloisio – il turista enogastronomico vale il triplo di quello balneare. – Una maggiore sinergia tra Sindaci e associazioni per il rilancio del territorio resta, per il Sindaco Gagliardi – la strada da percorrere.
Fonte: Montesanto Sas – Comunicazione & Lobbying