di Redazione FdS
Sabato 23 marzo alle ore 20.30, presso il Museo Civico di Bari, Terrae – gruppo storico della scena musicale e teatrale pugliese, e non solo – ha deciso di celebrare i 25 anni di attività del progetto replicando il lavoro “Canti e Disincanti – tradizioni e tradimenti”. In scena, a rinnovare il rapporto di stima con un pubblico ormai affezionatissimo, ci saranno Rocco Capri Chiumarulo (voce, chitarra battente, percussioni), Paolo Mastronardi (chitarre, arrangiamenti), Alessandro Pipino (fisarmonica, organetto) e Loredana Savino (voce, percussioni), i primi due fondatori del sodalizio insieme all’attrice Anna Garofalo e al fotografo Nicola Amato.
Un progetto poliedrico la cui anima è ben riassunta nella definizione datane dal regista e autore Stefano Di Lauro con cui Terrae vanta numerose collaborazioni: “Terrae è un’idea legata al fascino mutevole del nomadismo sonoro e visivo, un pensiero in divenire collocato su un’incerta frontiera dell’immaginario, accesso simultaneo a mille luoghi. Una propensione al ‘vagare’ fra musica, poesia, teatro e altri linguaggi espressivi senza alcuna preclusione, rinunciando alle pretese filologiche per favorire chiavi di lettura squisitamente interpretative…”. L’esperienza artistica di Terrae ha visto nel corso del tempo susseguirsi collaborazioni con giovani talenti e figure notissime della scena artistico-culturale nazionale come gli attori Riccardo Cucciolla e Arnoldo Foà, i cantautori Lucilla Galeazzi, Giovanna Marini ed Eugenio Bennato, il giornalista Pino Aprile, il poeta Franco Arminio, lo scrittore Valerio Massimo Manfredi. Sono questi solo alcuni dei numerosi nomi che – fra spettacoli, concerti e incisioni discografiche – hanno animato 25 anni vissuti sul filo dell’amore per una sperimentazione a tutto campo capace di apportare nuova linfa al profondo rapporto di Terrae con la tradizione e con le sue multiformi espressioni, un rapporto declinato senza ossessioni filologiche, in una chiave squisitamente interpretativa.
A descrivere un po’ più nel dettaglio questa duplice anima – adombrata anche nel sottotitolo dell’imminente spettacolo barese, “Tradizioni e tradimenti” – è Rocco Capri Chiumarulo, attore e cantante, fra i fondatori del Progetto Terrae: “Abbiamo sempre avuto un approccio non filologico con la musica, e ogni nostro “tradimento” ci è sempre sembrato un atto d’amore e, paradossalmente, di rispetto. Abbiamo provato a perpetrare il tradimento anche con il teatro e con il mito: un teatro sempre a cavallo del suono e delle suggestioni che ne provocava”. Il ricordo corre quindi alle prime collaborazioni, poi consolidatesi nel tempo, come “quelle con le amiche Faraualla e con alcuni grandi musicisti, pionieri di nuove possibilità di una world-music che bussava alle porte: da Nando Di Modugno a Pippo D’Ambrosio, da Felice Mezzina a Roberto Ottaviano, da Nico Berardi ad Antonello Salis, a Vince Abbracciante (solo per citarne alcuni)”, e ad importanti riconoscimenti come “la vittoria dell’VIII edizione del “Premio Città di Recanati” con “Taranterra” che – spiega l’artista – ha rappresentato per noi un segno importante”.
A fare da collante fra le molteplici esperienze vissute – aggiunge Capri Chiumarulo – c’è sempre stata “la costante necessità di “ritornare” sulla tradizione, manipolandola, cercando di coglierne quella che, per noi, sembrava l’essenza: così, a latere di concerti e progetti significativi (come quelli con Giovanna Marini ed Eugenio Bennato), si è imbastita anche la poesia d’autore: da Luis Sepúlveda a Maxence Fermine, da Valerio Magrelli a Mario Piergiovanni, a Karla Suárez, a Ignacio Taibo II…Un percorso in cui siamo stati affiancati da grandi interpreti/registi, come Riccardo Cucciolla, Riccardo Caporossi, Arnoldo Foà…La nostra – conclude – è un’attività che ha sempre camminato a braccetto con la scena e con amici ed amiche che, ormai stabilmente, fanno parte del nostro progetto. Dischi, libri, corti, performance realizzati in questi anni sono una testimonianza dell’idea di pluralità di linguaggi che, sin dall’inizio, ci siamo prefissi”.
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Strada Sagges, 13
ore 20.30
Per info e prenotazioni: tel. 080-5772362
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