di Redazione FdS
Coerente con la sua mission culturale che è quella di “promuovere la diffusione dell’arte e della cultura delle arti visive”, la statunitense Fondazione Getty cui fa capo il Getty Museum di Malibu (Los Angeles), ha deciso pochi giorni fa di mettere gratuitamente a disposizione on line, per ogni tipo di utilizzo, circa 4,600 foto di opere ed oggetti del museo, tutte scaricabili in alta risoluzione sul sito della celebre istituzione culturale. Il progetto si chiama Open Content Program e coinvolge un’ampia parte della splendida collezione di opere presenti nel Museo che vanno dalle antichità greche e romane, a dipinti e manoscritti provenienti da tutta Europa oltre ad una notevole raccolta di fotografie da ogni parte del mondo. “Il Museo è lieto di mettere queste immagini a disposizione di tutti, ed è solo il primo passo verso un progressivo e totale open content” ha affermato il direttore del Museo Getty, Timothy Potts.
FAME DI SUD cogliendo al balzo l’occasione offerta dall’iniziativa, ha deciso di presentare una selezione di immagini che riguardano reperti e opere d’arte riconducibili ad ambiente meridionale. La nostra vuole essere una semplice – e ci auguriamo gradevole per i lettori – opera di ricognizione visiva di un patrimonio culturale che non di rado ha preso la via delle Americhe attraverso canali di dubbia regolarità. Non dimentichiamo come proprio il Getty Museum, insieme ad altre istituzioni museali americane, sia stato – anche in tempi recenti – al centro di polemiche internazionali che hanno riguardato la provenienza irregolare di reperti di grande valore storico-artistico di origine italiana, che grazie all’opera incisiva delle autorità competenti e alla collaborazione dello stesso museo sono potute rientrare nel nostro Paese: basti pensare alla restituzione della tomba di Ascoli Satriano con lo splendido Trapezophoros (Puglia), della Venere di Morgantina (Sicilia) e della Testa del dio Ade, sempre dalla stessa località siciliana, insieme ad altre decine di reperti per il valore di centinaia di milioni di euro. Godetevi quindi le immagini di questa piccola grande fetta di patrimonio del Sud – un segmento della nostra identità più profonda – che probabilmente non farà più ritorno in Italia, se non per qualche sporadica esposizione temporanea.
Ph. Digital images courtesy of the Getty’s Open Content Program