Dopo altre due mesi di restauro con cantiere aperto, il monumento svetta in tutta la sua bellezza sulla piazza di San Ferdinando
AL / MARCHESE VITO NVNZIANTE / SOTT. TEN. DI VASCELLO / ED / AI CADVTI DI SAN FERDINANDO / PER LA PIV GRANDE PATRIA / AFFRATELLATI NEL SACRIFICIO / E NELLA GLORIA: è la scritta sul prospetto frontale del piedistallo su cui svetta il monumento bronzeo al Marchese Vito Nunziante Sottotenente di vascello, che ricorda il sacrificio dei cittadini calabresi di San Ferdinando (RC) caduti nel corso della 1a Guerra Mondiale. Lo ricorda attraverso quello di un giovane eroe perito nel 1916 nella tragedia della Regia Corazzata Regina Margherita, nelle acque antistanti il porto di Valona, e insignito della Medaglia d’Oro al Valore. Rarissimo esempio di monumento ai caduti con un marinaio quale simbolo, esso mostra Vito Nunziante raffigurato stante e in atteggiamento fiero accanto ad una bitta di porto, mentre regge con il braccio destro l’asta di una bandiera un cui lembo avvolge parte del suo corpo. Da ieri è possibile riammirarlo sulla piazza principale di San Ferdinando (RC), comune costiero della Piana di Rosarno, dopo un attento restauro. L’intervento, previa indagine conoscitiva sulle qualità del metallo e sul suo reale stato di conservazione, è riuscito a rimuovere le patine corrosive e le concrezioni all’origine del processo di degrado del bronzo e a riportare la scultura al suo antico splendore. La monumentale statua fu eseguita dallo scultore Francesco Jerace, il più grande artista calabrese tra Otto e Novecento, nato a Polistena nel 1853, che presenziò alla sua inaugurazione nel 1926 insieme al Marchese Ferdinando Nunziante, padre del sottotenente, e a tutte le autorità civili del circondario.
Il monumento sorge nel perimetro di un’aiuola quadrata ed è costituito da due rialzi sui quali poggia la base quadrangolare con prospetto frontale recante l’iscrizione dedicatoria e i prospetti laterali e posteriore con i nomi incisi di quarantanove caduti della prima guerra mondiale.
L’evento di restituzione alla città si è tenuto ieri pomeriggio ed ha visto partecipi il sindaco di San Ferdinando, Andrea Tripodi, l’assessore alle Politiche Sociali della Regione Calabria, Tilde Minasi, il soprintendente della ABAP-RC-VV, Fabrizio Sudano, il Marchese Cesare Coda Nunziante, discendente della famiglia che ha dato i natali al Sottotenente di Vascello Vito Nunziante, rappresentato nell’opera di Francesco Jerace. All’incontro hanno presenziato anche Cristina Schiavone, funzionaria della SABAP- RC-VV, Franco Prampolini, responsabile del laboratorio SuMMA – Dipartimento PAU dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, Emanuele Ioppolo, esecutore del restauro, e Pasquale Faenza, consulente storico artistico e organizzatore del cantiere aperto di restauro promosso dal Comune di San Ferdinando, con la supervisione di Ferdinando Laruffa, responsabile dell’Area Tecnica.
Il restauro dell’opera di Jerace fortemente voluto dall’amministrazione comunale, si è distinto per il numero di enti ed associazioni coinvolte, ma anche per l’attenzione riservata alla fruizione e alla valorizzazione dell’opera di Jerace durante l’intervendo, soprattutto coinvolgendo direttamente i cittadini grazie ai social media ed a una mirata comunicazione d’immagine curata da Stefano Mileto.
Le approfondite indagini che hanno preceduto il restauro hanno consentito di rilevare aspetti inediti del monumento, realizzato a partire dal 1920. Un’occasione unica di studio, che ha coinvolto sia il laboratorio SuMMA – Dipartimento PAU dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria – sia il Dipartimento MIFT (Scienze Matematiche ed Informatiche Scienze Fisiche e Scienze della Terra) dell’Università di Messina, grazie ai quali è stato possibile conoscere le problematiche conservative del monumento, ma anche le tecniche di esecuzione e i materiali costitutivi dell’opera.
Il restauro, eseguito dalla ditta Art Novae di Emanuele Ioppolo, sotto l’alta sorveglianza della SABAP-RC-VV, ha così ridato vita ad un monumento poco noto del grande artista calabrese, ma finalmente conosciuto in modo approfondito anche grazie all’organizzazione di un cantiere aperto che ha visto coinvolti i ragazzi del servizio civile di San Ferdinando. Una esperienza particolarmente efficace che ha certamente avviato percorsi virtuosi per la valorizzazione del patrimonio storico artistico connesso alla famiglia Nunziante e al suo capostipite Vito Nicola Nunziante, fondatore del paese calabrese nella prima metà dell’Ottocento.
Il cantiere aperto ha infatti puntato a valorizzare non soltanto l’opera di Jerace ma anche i monumenti principali di San Ferdinando, grazie al sostegno del FAI – delegazione della Locride e della Piana, dell’Associazione Territorium, dei ragazzi del servizio civile che, attraverso visite guidate hanno accompagnato in questi mesi i fruitori del cantiere alla scoperta dell’opera e delle figure di Francesco Jerace e del giovane eroe rappresentato nel monumento.
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