winespect
di Ferruccio Cornicello
Basilicata, Campania e Sicilia, queste le tre regioni che rappresentano la crescente viticoltura del Sud nella “TOP 100” 2013, la prestigiosa classifica dei migliori 100 vini nel mondo di cui ricade quest’anno il quarto di secolo, stilata annualmente dalla autorevole rivista americana Wine Spectator.
Sedici in totale i vini del Belpaese in classifica tra cui 7 toscani, 5 piemontesi e 1 lombardo. Unico italiano tra i primi 10, al 6° posto, il piemontese Giuseppe Mascarello & Figlio Barolo Monprivato 2008.
Al 50° posto si colloca il siciliano COS Cerasuolo di Vittoria Calssico 2010 di Acate (RG), composto da uve Nero d’Avola al 60 % e Frappato al 40%, ottenute da coltivazione biologica, con affinamento di 12 mesi in botti di rovere da 30hl.
Il lucano Macarico Aglianico del Vulture Macarì 2007 di Barile (PZ) si posiziona invece al 66° posto. E’ ottenuto con uve Aglianico al 100%. Il nome dell’azienda è un tributo alla contrada Macarico, dal greco macar colui che è beato, da cui provengono le uve.
In 91ª posizione il campano Mastroberardino Taurasi Radici Riserva 2006 di Atripalda (AV), Aglianico in purezza, affinato in botte e barrique, coltivato nell’appezzamento di Montemarano.