di Redazione FdS
Ha i tratti efebici tipici del fanciullo ma l’aria un po’ spavalda di chi già si misura con le difficoltà della vita in una città popolosa come la Napoli della seconda metà dell’800. E’ un pescatorello napoletano in una di quelle immagini tipiche che gli artisti stranieri di passaggio sul Golfo realizzavano e portavano via con sè a perpetuo ricordo di un luogo e di una gente, nel bene e nel male, davvero unici. Secondo l’usanza propria dei pescatori partenopei del tempo, porta l’orecchino d’oro al lobo sinistro, mentre al collo reca un pendaglio che sembra riprendere l’antico accessorio romano della bulla, l’amuleto che veniva fatto indossare dalla famiglia ad ogni figlio maschio dopo nove giorni dalla nascita e veniva portato al collo come portafortuna per tutta l’adolescenza. In questo caso il soggetto è stato rappresentato in una cromolitografia tratta da un dipinto dell’artista tedesco Gustav Karl Ludwig Richter (1823-1884) e conservata, sotto il titolo di Neapolitan Fisher boy, presso il Dipartimento delle Stampe della Boston Public Library.