Un progetto di risanamento dell’area industriale di Saline Joniche si aggiudica l’oro agli Holcim Awards 2014. Un siciliano nel team italo-spagnolo vincitore

Saline_Joniche

Calabria – L’area industriale abbandonata di Saline Joniche, Montebello Jonico (Reggio Calabria)

di Redazione FdS

“‘Il progetto racchiude un discorso sulle potenziali forme di relazione tra attività umana e ambiente naturale, proponendo strategie per la comprensione dell’architettura quale forma di azione in un rapporto simbiotico con la natura”: così Arno Brandlhuber (Germania), rappresentante della giuria, ha giustificato l’assegnazione del primo premio Holcim Awards 2014 – “Oscar” europei dell’architettura sostenibile – al team italo-spagnolo che ha presentato il progetto di risanamento ambientale dell’area di Saline Joniche (frazione di Montebello Jonico – Reggio Calabria), una zona compromessa dalla presenza degli impianti industriali dell’ex Liquichimica Biosintesi ma al tempo stesso sede di una zona acquitrinosa costiera dove sosta l’avifauna migratoria che risale la penisola italiana.

Il progetto, firmato dall’architetto palermitano Marco Scarpinato di AutonomeForme, e dal suo collega spagnolo Francisco Leiva di Grupo Aranea, è riuscito a prevalere sui candidati di Francia e Austria che si sono rispettivamente piazzati secondi e terzi. Nel corso della cerimonia di premiazione, che si è tenuta a Mosca, è stata assegnata ai vincitori una somma pari a 100 mila dollari.

Gli Holcim Awards for Sustainable Construction – sostenuti da Holcim Ltd, azienda leader nella fornitura di prodotti per l’ediliziasono una competizione che ha come obiettivo principale quello di individuare progetti innovativi di edilizia concepiti secondo prospettive di sostenibilità. Il progetto per Saline Joniche non è l’unico ad essere stato premiato: oltre al Premio Gold, andato al team italo-spagnolo,  sono stati assegnati anche i riconoscimenti Silver e Bronze rispettivamente a un edificio universitario low cost a Parigi e a un quartiere urbano partecipato a Vienna. Questo piazzamento ha garantito ai primi tre classificati di qualificarsi automaticamente per i Global Holcim Awards 2015. Stesso trittico di premi è andato anche ai candidati per le altre regioni del mondo (Nord America, America Latina, Africa, Medio Oriente e Asia Pacifico) raggiungendo così un totale di 12 progetti premiati e un montepremi complessivo di oltre 300mila dollari.

A colpire del progetto rivolto alla Calabria Jonica è stata la sua “spiccata posizione filosofica” e la capacità di “far coesistere natura e presenza antropica”. Il recupero dell’area, danneggiata dall’insediamento di attività industriali ed ora abbandonata,  è stato concepito – spiegano Scarpinato e Leiva – attraverso la creazione di un “paesaggio allagato” alla foce di molteplici corsi d’acqua naturali, in modo da creare un ecosistema ricco di flora e fauna, riservando particolare attenzione agli uccelli migratori che – lo si diceva all’inizio – hanno in quest’area un loro importante punto di riferimento. Al centro di questo paesaggio s’ergerà un imponente camino, testimonianza dell’aggressione industriale subita dal territorio, ma che grazie ad un sistema di condensatori ad energia solare si trasfomerà di notte in un faro che farà da guida alle navi che attraverseranno lo Stretto di Messina. La vicina area delle ex officine ferroviarie sarà trasformata invece in un grande vivaio per la riforestazione, con un impianto ad energie rinnovabili e un laboratorio. Un apposito museo racconterà infine il processo di recupero di aree danneggiate in tutto il pianeta.

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