di Redazione FdS
Universalmente considerato simbolo di pace, l’ulivo è diventato anche l’emblema di quella guerra senza quartiere che quotidianamente si consuma per le contrade della Palestina fra israeliani e palestinesi, attraverso gesti che, se non hanno la sanguinosità di un’operazione militare, sono tuttavia espressione dell’odio di cui per lo più si nutrono i rapporti fra questi due popoli. Ci riferiamo ai radicali tagli ”punitivi” inferti ad interi uliveti palestinesi (nell’ordine delle migliaia di piante alla volta) in segno di sfregio da parte di coloni o di soldati israeliani. Un gesto che spesso va a colpire l’economia di piccoli contadini che in tal modo perdono anche quella piccola fonte di reddito che derivava loro da tali piante. Per commemorare la 38a Giornata della Terra Palestinese, oggi alle 0re 11.00, nel parco di Largo 2 Giugno a Bari, sarà piantato un ulivo palestinese. E’ un dono della comunità palestinese residente a Bari, un gesto solenne per ricordare le devastazioni compiute nei territori occupati da Israele con lo sradicamento di interi antichi uliveti per fare spazio alle colonie.