di Redazione FdS
Prosegue l’opera di promozione dal basso di una delle regioni meno conosciute, ma non per questo meno belle, d’Italia: il Molise. Paesaggi, storia, cultura, tradizioni, realtà imprenditoriali, sono gli assi portanti della docu-fiction “Una terra chiamata Molise”, che nella web serie di debutto ha conquistato quasi centomila spettatori raccontando le ”avventure” delle due giovani protagoniste Marta e Cris alla scoperta del Molise. Da metà novembre, con la stessa formula degli episodi già andati in onda, ma con una trama più articolata e nuovi personaggi accanto a quelli già noti al pubblico, la serie torna con il titolo “Una terra chiamata Molise 2” sul canale You Tube ad essa dedicato.
L’Associazione Culturale “Il villaggio della cultura” ne è, ancora una volta, ideatrice e produttrice, avendo come mission, fin dalla sua nascita, quella di portare a compimento iniziative costantemente tese alla promozione del territorio. Mixando sentimento e spensieratezza, attraverso un storia in cui ciascuno potrebbe riconoscere la propria, torna infatti a comporsi, da nuove angolazioni e a 360 gradi, il puzzle di questa piccola regione tutta da scoprire. Non a caso il progetto si è posto tre obiettivi fondamentali: far conoscere il Molise a chi non l’ha mai visitato; avvicinare e riavvicinare i suoi emigrati sparsi in Italia e nel mondo; mostrare quello che il Molise ha da offrire da diversi punti di vista. Il nuovo trailer è stato rilasciato sul web il 31 ottobre scorso e le puntate, quindici questa volta, andranno in onda con la cadenza di due a settimana.
“L’auspicio – ha detto Marica Mastropaolo, presidente de “Il villaggio della cultura” – è che il seguito ed il sostegno siano gli stessi della prima serie e che, anche dalle altre regioni italiane e dall’estero, ci sia apprezzamento per quanto realizzato. Si tratta infatti di un format “diverso” dai soliti, a metà fra il documentario e la fiction, e capace di attirare proprio per la sua peculiare formula, che può contribuire non poco a dare visibilità a questa nostra terra. L’invito è a condividere gli episodi il più possibile affinché girino sulla Rete ed arrivino lontano. YouTube ed i social network saranno il veicolo di tale diffusione e, grazie ai sottotitoli in inglese, tutti potranno comprendere ciò che viene detto nel corso della narrazione affidata ad attori professionisti e a gente comune“.
La “gente comune”, quella “della strada”, occuperà infatti ancora una volta un ruolo centrale: dai titolari delle aziende che hanno sostenuto il progetto ai loro dipendenti e a quanti si sono prestati volontariamente a partecipare solo per il piacere di farlo, di dare un supporto e di contribuire a questo “viaggio” che si intende far fare al Molise intorno al globo. “Ci dispiace – ha aggiunto Mastropaolo – che il progetto, nonostante le sue finalità e nonostante i tanti apprezzamenti ricevuti dalla prima serie, ancora una volta non abbia trovato l’appoggio della Regione, grande assente pure in questa seconda edizione. Non si comprendono le ragioni di tanta indifferenza. Ma il Molise, nonostante questo, c’è e cammina con le sue gambe, grazie anche a quella gente che lo ama e pretende che emerga dal buio nel quale da sempre e ingiustamente è stato relegato”. Un amore che traspare da questa docu-fiction e da tutto il lavoro che c’è dietro di essa, quello di chi ha imparato a “fare da sé” e a muoversi con le sue sole forze, consapevole che, prima o poi, il grande pubblico si accorgerà di questo piccolo lembo di terra chiamato Molise, incastonato fra le montagne e il mare.
A parte il trailer, per il momento rimangono top secret la nuova trama, il cast e le località toccate nella nuova serie, un modo per alimentare nel pubblico curiosità e aspettativa stimolandolo ad avvicinarsi alla seconda stagione di “Una terra chiamata Molise” e a seguirla fino alla fine.
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