di Redazione FdS
La notizia era stata già diffusa lo scorso luglio dopo la pubblicazione della Grande Guida Università 2013-2014, ma oggi è stata nuovamente ripresa dalla stampa nazionale dopo l’uscita della classifica on line sul sito del Censis, istituto nazionale di ricerca socioeconomica. L’Università della Calabria si è piazzata al secondo dei primi tre posti della classifica dei grandi atenei italiani (da 20.000 a 40.000 studenti) che vede al 1° posto quello di Pavia e al 3° quello di Parma.
La valutazione del Centro Studi Investimenti Sociali si è basata su cinque voci per assegnare un punteggio a 58 atenei italiani: servizi, spese per borse di studio e altri interventi, strutture, web e internazionalizzazione. Pavia è risultatat al primo posto con 94,1 punti, seguita da Unical con 93,3 punti e da Parma con 88,5 punti. Nella lista dei primi 10 atenei compaiono poi Cagliari, Genova, Perugia, Verona, Roma Tor Vergata, Milano Bicocca e Salerno. In fondo alla classifica ci sono invece i politecnici: Bari, Venezia, Torino e Milano. Punteggi inferiori per molti atenei di fama come l’Orientale di Napoli (74,4 punti), La Sapienza di Roma (81,7) o Ca’ Foscari a Venezia (84,3).
Un risultato eccellente per l’Unical che già a luglio aveva suscitato gli entusiasmi del Rettore prof. Giovanni Latorre del quale vi riproponiamo le dichiarazioni: “Una valutazione molto positiva. Il che significa, da un lato, cogliere i diversi elementi che inducono a considerare con soddisfazione la graduatoria Censis-la Repubblica, dall’altro, tener conto dei miglioramenti che possiamo ottenere, anche rapidamente, a tutto vantaggio della nostra performance, specifica e complessiva”.
“Un piazzamento di tutto rispetto – ha aggiunto Latorre – evidenziato anche dal quotidiano “la Repubblica” come “eccezione” di rilievo nell’andamento poco soddisfacente delle Università del Sud, ma che ben figura anche rispetto al resto. Arcavacata, infatti, precede atenei del calibro di Parma, Cagliari, Genova, Perugia, Verona, Roma Tor Vergata, Milano Bicocca, Salerno, Roma Tre, Messina, Chieti-Pescara, L’Aquila e Caserta. Insomma – ha sottolineato il Rettore – abbiamo molte ragioni per sbandierare con soddisfazione questa notizia. Non è di poco conto aver confermato anche questa volta, come avviene da diversi anni, la qualità dei servizi a favore degli studenti e l’insieme delle peculiarità organizzative e strutturali che fanno tradizionalmente dell’UniCal un punto di eccellenza del sistema universitario italiano. In un momento congiunturale difficilissimo, come è quello che stiamo vivendo, e dovendo sostanzialmente soddisfare molte esigenze con fondi di bilancio, appare in tutta la sua consistenza l’impegno soprattutto finanziario cui annualmente dobbiamo far fronte, a conferma dell’importante ruolo che l’Unical svolge da sempre in Calabria anche sul piano sociale. Si tratta di uno sforzo che sempre più nel tempo è andato acquisendo centralità e valore assicurando, nonostante la ristrettezza delle risorse a disposizione, la più ampia offerta di servizi e premiando una chiara visione strategica che pone al centro dell’attenzione gli studenti”.
Passando ad analizzare le singole voci che compongono la graduatoria pubblicata dal Censis, Latorre definisce “lusinghiero e assai gratificante il giudizio ottenuto dall’Unical anche sul piano della continuità, con punte di eccellenza relative ai Servizi e alle borse di studio”; parla poi di “risultati apprezzabili e in grado di far registrare sostanziali miglioramenti a breve, come nel caso del web” e di “ambiti che possono certamente far registrare forti progressi, tanto sul piano della quantità che della qualità, benché già oggi caratterizzati da profili di soddisfazione certamente positivi, come l’internazionalizzazione”.
Latorre ha insistito, infine, sul messaggio “improntato all’efficienza e alla fattività dell’UniCal, che anche questo risultato consente di proiettare nell’opinione pubblica non soltanto calabrese, e perciò alla sua capacità di offrire una valutazione ben diversa da quella prevalente della nostra regione e di ciò che, a buon diritto, essa può elevare a momento unificante di condivisione e di identificazione collettiva. E’ un traguardo – conclude Latorre – che anche questa volta – e sono tante ormai – sento di condividere come sempre con i docenti, il personale tecnico-amministrativo e gli studenti dell’Ateneo, ma che dovranno, già a partire da domani, impegnarsi affinchè il trend positivo ottenuto in tanti anni di sacrifici e di lavoro possa registrare livelli di performance ancora più elevati e gratificanti”.