di Redazione FdS
Ventiquattresima giornata per Calabria Grand Tour l’iniziativa che per 30 giorni sta portando in giro per la Calabria il giovane reporter Silvio Gatto. Il tour è partito dalla stazione di Palizzi Marina, lido dell’omonimo borgo aspromontano di poco più di duemila abitanti in provincia di Reggio Calabria. Per un mese Silvio attraverserà la sua regione alla scoperta dei tesori nascosti, ma anche delle tante ferite inflitte al territorio soprattutto nell’ultimo cinquantennio.
Il percorso di Silvio si sviluppa per tappe, non troppo definite, lasciando così spazio anche all’inatteso. Si concentrerà sui singoli territori provinciali, portando il giovane viaggiatore a visitare i luoghi più suggestivi e le maggiori opere, interrogandosi sulla loro fruibilità e sulle loro condizioni. Silvio racconterà ed illustrerà parti importanti del suo viaggio con immagini e testi condivisi sui social network Facebook e Instagram, sul suo Blog personale e anche su Fame di Sud che darà gli aggiornamenti in tempo reale. Un modo per tentare di infrangere i tanti ed inveterati stereotipi su una regione che solo in pochi conoscono davvero e che Silvio intende raccontare con gli occhi di chi ne vive la quotidianità nei suoi aspetti positivi e negativi. Lo farà percorrendola a piedi, in macchina o in treno a seconda della situazione e della meta da raggiungere. Pernotterà a casa di amici lì dove gli sarà possibile, oppure ricorrerà a B&B situati in punti strategici lungo il suo percorso.
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CALABRIA GRAND TOUR – 12 Luglio
In riva al mare, nei pressi della Grotta del Saraceno (Arco Magno).
San Nicola Arcella (CS)
La baia di San Nicola Arcella con l’isola di Dino. Questa zona fu esplorata e insediata, per la prima volta, dai Fenici e dai Cretesi per incrementare gli scambi commerciali via mare. Alcuni ritrovamenti confermano il passaggio degli abitanti di Lavinium, piccolo abitato romano sorto dopo la caduta di Laos (città magnogreca nei pressi di Scalea).
San Nicola Arcella (CS)
La Torre di avvistamento fu voluta dal Viceré spagnolo per proteggere la costa dai pirati. È conosciuta come Torre Crawford. Francis Marion Crawford fu uno scrittore americano che, viaggiando alla scoperta della costa tirrenica meridionale, si innamorò del posto, e decise di volerci vivere per alcuni anni. Come dimora scelse proprio la costruzione cinquecentesca, in cui ambientò “For the blood is the life”, un racconto fantastico scritto nel 1880.
Il castello di San Michele venne eretto dai normanni nel 1060, dopo la conquista dell’antico borgo di Abatemarco. Accanto alla costruzione medievale fu costruita una abbazia basiliana, poi convertita in benedettina.
Santa Maria del Cedro (CS)
I lavori di recupero dell’Abbazia di San Michele (adiacente al castello) sembrerebbero fermi. Iniziati a maggio dovrebbero terminare a novembre 2014, verranno spesi circa 270.000 euro.
Santa Maria del Cedro (CS)
Un altro castello, quello di Papasidero. Situato sul punto più alto del centro urbano, fu probabilmente edificato dai normanni su una preesistente costruzione longobarda. Nel settecento venne acquisito dalla famiglia Spinelli, e trasformato in un palazzo nobiliare.
Papasidero (CS)
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