Civita (Cosenza) è un piccolo paese di origine albanese fondato nella seconda metà del 1400 da gente in fuga dall’invasione turca dell’Albania. A differenza di tanti altri piccoli paesi dell’entroterra calabrese, negli ultimi anni Civita si sta distinguendo per la valorizzazione delle proprie tradizioni, della sua particolare cultura e delle risorse naturalistiche del proprio territorio, favorendo la nascita di diversi B&B, attività culturali e servizi di turismo ambientale escursionistico. Il territorio di Civita ricade all’interno del Parco Nazionale del Pollino e della riserva naturale Gole del Raganello estesa su un territorio di 1600 ettari. Quest’ultima, istituita nel 1987, comprende due grandi Canyon scavati dal torrente Raganello il quale prende il nome probabilmente dalla consistente presenza nelle sue acque della Raganella comune. I due canyon attraversano un territorio estremamente roccioso, con impressionanti pareti verticali alte centinaia di metri.
Il canyon più visitato è costituito dalle gole basse del Raganello, facilmente raggiungibile a piedi dal centro del paese. In poco più di un quarto d’ora si arriva al bellissimo Ponte del Diavolo, costruito ad un’altezza di circa 50 metri dall’alveo del torrente, mentre scendendo ancora si raggiunge l’ingresso sud delle gole basse dal quale si può risalire il torrente inoltrandosi nel canyon, muniti almeno di un caschetto di protezione e scarpe da scoglio. E’ comunque possibile farsi accompagnare da guide esperte e competenti. Nel tratto più basso delle gole il torrente è facilmente percorribile ma se si vuole visitare in tutti i suoi 7 chilometri è necessario avere corde, moschettoni e una certa esperienza di arrampicata.
L’altro canyon, scavato sempre dallo stesso torrente ma più a monte, è costituito dalla gigantesca fenditura che separa la Timpa di San Lorenzo dalla Timpa di Cassano ed è chiamato anche Gola di Barile. L’imbocco della gola si raggiunge dal paese di San Lorenzo Bellizzi (Cosenza) in dieci minuti di auto. Per entrare nella gola è necessario arrampicarsi tra delle rocce e passare da una stretta fenditura. Questo canyon di circa 3km è molto meno frequentato delle gole basse ma conserva forse anche per questo un fascino particolare; ovviamente bisogna anche qui stare attenti ed essere ben attrezzati per non incorrere in spiacevoli imprevisti. Oltre ai canyon il territorio di Civita comprende una zona montana raggiungibile in 12 km che vale assolutamente la pena di visitare.
Imboccata la strada per la montagna seguendo l’indicazione per “Rifugio Colle Marcione”, si raggiunge appunto il passo di Colle Marcione dal quale si ha una bellissima vista sull’incredibile valle alta del Raganello e sull’imponente parete Sud-Ovest della Timpa di San Lorenzo che precipita quasi verticalmente per circa 800 metri. Inoltre dallo stesso punto si può ammirare una delle faggete più estese del Pollino denominata “La Fagosa” dalla quale emergono alcune delle vette più alte del parco. Questa località rappresenta anche un valido punto di partenza per numerose escursioni montane, in particolare si può raggiungere la lunghissima e panoramica “Cresta dell’Infinito” che arriva fino alla vetta di Serra Dolcedorme che con i suoi 2267 m. slm è la più alta montagna del Sud Italia dopo l’Etna. Raggiungere la Serra Dolcedorme da Colle Marcione rappresenta comunque un itinerario molto impegnativo con un dislivello di oltre 1000 metri. Le foto che seguono sono una sintesi visiva della riserva naturale Gole del Raganello e del territorio intorno a Civita.
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