di Redazione FdS
In silenzio, nei luoghi abbandonati che distano anche pochi passi dal frastuono del traffico, succede qualcosa o forse non accade nulla. E’ quanto cerca di raccontare “Zerorumore”, un progetto fotografico in continuo divenire, un racconto in bianco e nero di spazi disabitati. “Zerorumore” da martedì 23 dicembre 2014 fino al prossimo 6 gennaio, si trasformerà in una mostra itinerante ospitata contemporaneamente in otto luoghi di Orsara di Puglia: Silo’s, La Gargotta dei Calatrava, Bar Ungaro, Bar De Angelis, La tana dell’orso, Bar La saletta, Pub Panta Rei e Pizzeria da Paolo.
“Zerorumore” è un reportage realizzato per il momento tra Campania e Puglia non alterando gli spazi, lasciando ogni cosa al proprio posto, utilizzando solo la luce naturale. E’ un racconto spesso in penombra, che si pone l’obiettivo di mostrare un pezzo di passato nel presente, ma è anche un racconto della natura che lentamente si riprende i suoi spazi. Il titolo della mostra rimanda all’assenza di suono che caratterizza questi spazi, all’assoluto silenzio che si oppone al rumore della vita quotidiana. E’ un piccolo omaggio ai Joy Division, che sono colonna sonora della post produzione.
Listen to the silence, let it ring on. L’autore del progetto fotografico è Patrizio De Michele, laureato in Archeologia con una tesi sulle applicazioni della fotografia aerea per la ricerca dei paesaggi archeologici. Patrizio comincia a fotografare a pellicola e segue una serie di corsi di fotografia generale e di camera oscura. Il passaggio al digitale avviene presto, agli inizi degli “anni Zero”, oggi utilizza indistintamente reflex full frame digitali e reflex a pellicola. Ha partecipato a diverse collettive, “Zerorumore” è la sua prima personale. La mostra è organizzata dall’ASD Polisportiva Ursaria. Il progetto fotografico è stato già ospitato a Foggia, dove furono esposti 30 scatti. A quei 30, nella mostra itinerante di Orsara, se ne aggiungono altri 10. Dopo Foggia e Orsara sono previste tappe a Ferrara e Benevento
Sud Italia, Turismo, Orsara
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