Grande successo al Salone del Gusto di Torino per la Calabria di ‘Profondo Food’, la regione che vuole invertire rotta

PROFONDOFOOD-CHEF

Gli chef di Profondo Food, lo stand enogastronomico della Calabria al Salone del Gusto di Torino

di Redazione FdS

Viva la pa-pa-pappa col po-po-po-po-po-po-pomodoro…L’ultima immagine del Salone del Gusto di Torino scattata presso lo stand di Profondo Food è questa: una folla di gente che fa capolino allo stand dedicato alla Calabria con cellulari e videocamere pronte a catturare la performance dei Coltivatori di Musica, intenti a preparare gnocchi al sugo battendo il ritmo. Ad accompagnare questa diapositiva di profumi, colori, energie e sapori anche le migliaia e migliaia di messaggi di apprezzamento e di stima giunti all’indirizzo della Regione Calabria, di Unioncamere, di Slow Food Calabria e del suo Presidente Nicola Fiorita, per avere reso la Calabria la vera rivelazione dell’edizione 2014. Uno per tutti, quello molto apprezzato, del giurista Stefano Rodotà: “erano anni che non incontravo giovani con questa determinazione e con questa bellezza.”

Il prossimo governo regionale – è l’auspicio di Fiorita – dovrebbe guardare a questa Calabria. A quella della Patata viola della Sila, del Moscato di Saracena, dei vini, degli oli extravergine di oliva, della liquirizia e delle clementine di Rossano, del bergamotto e della ‘nduja di Spilinga, delle birre artigianali, delle castagne di Serrastretta, del morzello, della podolica, del riso di Sibari, del caciocavallo di Ciminà, del pane di Cutì, del cedro dei rabbini e del formaggio affinato nelle grotte, della nocciola di Cardinale e di tanti altri prodotti ancora; che è piaciuta così tanto al Salone del Gusto e che ha reso i visitatori dello stand ambasciatori nel mondo della qualità, dello spirito e dell’eccellenza di questa terra.

“Nei giorni del Salone – commenta a freddo Nicola Fiorita ha preso avvio quella piccola rivoluzione che Slow Food Calabria sogna da qualche anno: la Calabria, la grande montagna in mezzo al mare, è tornata al centro della scena alimentare, ha rioccupato il posto che merita per sua incredibile biodiversità, per la sua naturale inclinazione alla convivialità, alla cultura del cibo, alla dieta equilibrata, alla visione mediterranea della tavola e della vita. Slow Food Calabria è stato semplicemente il detonatore che ha dato fuoco ad una miscela esplosiva che andava formandosi da tempo: c’è una nuova generazione di chef, di vignaioli, di pastori, di trasformatori, di contadini che vive nella nostra regione e che riprende con sapienza le antiche tradizioni portandole nella modernità con la giusta dose di attenzione verso l’innovazione, il marketing, la qualità. Slow food Calabria – continua – vuole consegnare ai rappresentanti politici che governeranno la regione nei prossimi anni la consapevolezza che nel Profondo Food ci sono risorse ed energie per invertire la rotta e tracciare uno sviluppo sostenibile e duraturo. Ma soprattutto vorremmo consegnare a tutti i calabresi la consapevolezza che qui, proprio qui, nella nostra regione che troppo spesso non sappiamo guardare e riconoscere, la terra, la ricchezza, l’abbondanza e la felicità sono a portata di mano. O di forchetta, se preferite.”

 

 

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