di Redazione FdS
Da pochi giorni ha la sua sede permanente una ampia selezione delle bellissime carte geografiche della Sicilia, di varia epoca, già appartenenti al collezionista Cesare Zipelli, ed oggi patrimonio della Fondazione “Cesare e Doris Zipelli” costituita per espressa volontà testamentaria dell’ing. Zipelli dalla Banca Agricola Popolare di Ragusa, per l’entusiasta adesione e disponibilità del presidente cav. lav. dott. Giovanni Cartia, dell’intero consiglio di amministrazione e del direttore Salvatore Inghilterra. Infatti, in concomitanza con le celebrazioni della festa di San Giovanni, sabato 24 agosto alle ore 18, è stata inaugurata la esposizione permanente di circa sessanta stampe dal ‘500 all’800 dedicate alla cartografia della Sicilia dai vari stampatori che hanno illustrato i viaggi di tanti viaggiatori stranieri che in Sicilia hanno colto il senso della cultura classica ed il fascino di una isola straordinaria per le vicende storiche, culturali, sociali ed economiche che nei secoli l’hanno coinvolta.
Un’ala del ricchissimo Museo della Cattedrale, nel bel Palazzo Garofalo, di corso Italia, ospiterà infatti da adesso in poi, ampliando il panorama dell’offerta museale e culturale del centro storico di Ragusa, la importante collezione che è una finestra preziosa aperta sulla lettura e l’analisi delle trasformazioni della Sicilia non solo nella vedutistica dei cartografi ma anche nel taglio differenziato di lettura del territorio in relazione alla finalità perseguita dalla carta stessa, ora quella della ricostruzione economica, ora quella della descrizione geografica tra i fiumi e le insenature della costa, ora quella religiosa dell’insediamento monastico, ora quella della trasformazione urbanistica. Non mancano ancora i tanti riferimenti all’araldica ed alle vicende delle diverse dominazioni che trovano nei ricchi ed affascinanti cartigli che decorano le stampe la sintesi di una raffinata lettura della storia e del territorio.
La raccolta è impreziosita anche da alcune stampe dedicate alle vedute dei tanti monumenti delle città del Val di Noto, ed anche da alcune preziose tavole numismatiche tratte dal Sant-Non che rappresentano un viaggio nella riproduzione delle monete greche diffuse nel territorio della Magna Grecia.
“Grazie alla intesa con il parroco della Cattedrale mons. Tidona – ha evidenziato con una punta di soddisfazione il presidente della Fondazione “Cesare e Doris Zipelli” dott. Carmelo Arezzo – abbiamo potuto in attesa di individuare uno spazio autonomo della Fondazione dove sarà possibile presentare l’intera collezione Zipelli in tutte le sue diverse sfaccettature, definire il doveroso grato riconoscimento a questo mecenate ed intellettuale che pur non ragusano dedicò la sua vita ed il suo entusiasmo di ricercatore, di imprenditore e di uomo di cultura alla nostra città ed alla nostra area, dando la possibilità al pubblico di fruire di questa preziosa collezione di grande valenza”.
IL LUOGO
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